Disturbi d'ansia
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L’ansia è innata e fa parte della natura umana. È la normale risposta del nostro organismo, che si prepara ad affrontare ciò che avverte come un pericolo con la lotta o con la fuga. Quando l’ansia è moderata può risultare utile, perché ci mette in allerta di fronte a una situazione difficile permettendoci di reagire per tempo. Può diventare un problema quando è eccessiva rispetto alla situazione che ci troviamo a fronteggiare o dura troppo a lungo.
L'ansia normale diventa ansia patologica quando si valutano in modo erroneo le situazioni, vedendo una minaccia dove non c'è; quando si è portati a pensare a minacce di pericoli futuri senza avere prove che possano verificarsi; quando i segnali che scatenano le risposte di paura sono molto più lievi rispetto a quelli percepiti dagli individui non ansiosi.
L’ansia patologica può avere delle gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne soffre, che finisce per evitare le situazioni e le persone che lo spaventano, limitando la sua vita privata e professionale. Le cause dell'ansia possono essere: una predisposizione genetica familiare, l'influenza dell’educazione ricevuta, lo stress causato da un importante cambiamento nella propria vita, la bassa autostima. Questi fattori interagiscono tra loro in maniera e in misura diversa da persona a persona.
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Disturbo d'ansia generalizzato
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Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato ha sensazioni continue di ansia o apprensione, con preoccupazioni riguardanti di solito diverse tematiche, quali la famiglia, il denaro, il lavoro, la salute. Il disturbo si manifesta con l’incapacità di rilassarsi, o con sintomi più specifici come tensione motoria (irrequietezza, tremori, tensione muscolare), esaurimento muscolare, irritabilità, “nervi tesi”, difficoltà di concentrazione. La preoccupazione è eccessiva rispetto all’evento temuto, pervasiva e difficilmente controllabile.
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Disturbo di panico
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L’attacco di panico è un breve episodio di ansia intollerabile che dura pochi minuti. E’ caratterizzato da sentimenti di apprensione, paura o terrore: la persona vive un senso di catastrofe imminente e ha spiccate manifestazioni neurovegetative. Possono esserci anche esperienze di depersonalizzazione (senso di distacco dalla realtà) e derealizzazione (senso di distacco dall'io). L’attacco di panico arriva come un fulmine a ciel sereno, improvvisamente. È questo il motivo per cui le persone ne sono tanto spaventate.
I sintomi fisici più comuni dell’attacco di panico sono: palpitazioni; sudorazione; brividi o vampate di calore; tremori; parestesie; respiro corto o sensazione di soffocamento; sensazione di asfissia; dolore o fastidio al petto; nausea o disturbi addominali; sensazioni di sbandamento, instabilità, testa leggera o senso di svenimento; derealizzazione o depersonalizzazione; paura di perdere il controllo o di impazzire; paura di avere un infarto, morire.
Dopo aver provato una volta la spiacevole esperienza di un attacco di panico, la persona colpita teme che possa accadere di nuovo. Si innesca, dunque, un circolo vizioso che può trasformare il singolo attacco di panico in un vero e proprio disturbo di panico. Si apprende così ad avere “paura della paura”, e gli attacchi diventano ricorrenti.
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Fobia sociale
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L’ansia sociale o fobia sociale è un disturbo caratterizzato da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui, per il timore di mostrarsi imbarazzato, di apparire incapace e ridicolo e di agire in modo inopportuno e umiliante. L’immediata conseguenza ad una esposizione è uno stato d’ansia che in alcuni casi può raggiungere l’intensità di un attacco di panico.
L’esempio più frequente riguarda la paura intensa di parlare o di esibirsi davanti un gruppo di persone, che si verifica già parecchio tempo prima dell’inizio della performance, non si riduce progressivamente mentre essa procede e spesso la compromette irrimediabilmente.
Nel caso della ansia sociale generalizzata si può avere timore di incontrare persone conoscenti o estranee in qualsiasi contesto, formale o informale, soprattutto se si tratta di persone che hanno una posizione di autorità o persone del sesso opposto, ed in alcuni casi perfino amici o familiari.
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Fobie specifiche
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La fobia è la paura o ansia marcata verso un oggetto o verso situazioni specifiche. La persona che soffre di una fobia specifica prova una paura marcata, persistente, sproporzionata non solo quando lo stimolo fobico è presente, ma anche quando si aspetta di affrontare un oggetto o una situazione specifica.
Le principali fobie specifiche sono cinque: quella per gli animali (ad esempio serpenti, ragni, insetti, cani, gatti); quella per alcuni ambienti naturali (altezze, acqua, temporali); quella per il sangue, infezioni e ferite; quella per alcune situazioni (spazi chiusi, volare, guidare, ascensori, ponti); altre, come ad esempio la paura di soffocare, dei pagliacci, delle bambole, dei rumori forti.
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Le persone con fobia specifica non provano ansia solamente perché sono vicini o a contatto con lo stimolo fobico, ma anche per il fatto che percepiscono una limitazione nella possibilità di allontanarsi da esso. L’ansia inoltre può essere anche anticipatoria: la persona prova ansia solamente prevedendo la situazione temuta ed è per questo che attua dei comportamenti di evitamento. Se poi il soggetto percepisce l’impossibilità di allontanarsi o di evitare la situazione è possibile che l’ansia sia tale da provocare un attacco di panico.
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Disturbo ossessivo compulsivo
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Il DOC è un disturbo cronico, caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, che interferiscono con la vita quotidiana, causando un disagio significativo.
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Le ossessioni sono pensieri, immagini, impulsi che si manifestano all’improvviso, frequentemente e contro la volontà del paziente, e provocano reazioni di ansia, paura o vergogna. Quando l’ossessione si presenta, cattura l’attenzione ed è molto difficile pensare ad altro. Anche se si riesce a distrarsi dall’ossessione, il sollievo è solo momentaneo perché le ossessioni ricompaiono continuamente. Queste idee fisse sono sempre accompagnate dal tentativo della persona di resistere, ignorandole, tentando di scacciarle dalla sua mente o neutralizzandole con altre idee o azioni. Le ossessioni sono avvertite come incontrollabili e il loro contenuto spesso è molto lontano dai valori, le convinzioni morali o la personalità del paziente. Le compulsioni sono comportamenti o azioni mentali che la persona mette in atto in risposta a un’ossessione, ed hanno la funzione di ridurre il disagio provocato dalle ossessioni e di prevenire un qualche evento temuto.
Le forme più comuni di DOC sono quella di lavaggio e pulizia, quella di controllo, quella di ripetizione e conteggio, quella di ordine e simmetria, quella di accumulo e accaparramento, quella con ossessioni pure (centrate in particolare sulla superstizione, la religione o la moralità).
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Disturbo d'ansia generalizzato
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Disturbo post-traumatico da stress
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Disturbo da alimentazione incontrollata
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Disturbi generalizzati dello sviluppo
Deficit di attenzione e iperattività
Disturbo oppositivo provocatorio
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Danno biologico psichico e mobbing
Capacità di fare testamento e donazione
Invalidità civile e accompagnamento
Capacità genitoriali
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